Mancano poche ore all’inaugurazione del 72esimo Pitti Uomo, ma grazie al web è come se la grande fiera dedicata all’abbigliamento maschile fosse già aperta. La Fondazione Roberto Capucci ha creato un archivio virtuale sterminato, una sorta di museo interattivo che ripercorre l’avventura creativa dello stilista romano, uno dei padri della moda italiana (la sua prima sfilata fu proprio a Firenze, nel 1951).
Il tema della digitalizzazione degli archivi è interessante. Le biblioteche scoppiano, i libri vanno al macero, le riviste di moda e tonnellate di altra carta usata vengono riciclate e le immagini vanno perdute. Ma digitalizzare su un supporto fisico è rischioso: i cd-rom e dvd-rom possono diventare obsoleti, così pure i lettori, così pure ovviamente i computer. Ma se un archivio finisce sul web, forse può evolversi insieme alla rete. E non morire mai.