Quante idee rivoluzionarie possono venire a un imprenditore nella sua vita? Uno si aspetterebbe che si trattasse di un numero finito, che la stagione di massima creatività non fosse perenne. Renzo Rosso, fondatore di Diesel, in questo senso sembra un albero sempreverde.
Per le sfilate, la presentazione di ieri sera «è una strada senza ritorno» ha detto Renzo Rosso, fiero di essere, ancora una volta, «pioniere nella moda». Ieri mattina, per introdurre stampa e ospiti nell’atmosfera della serata, Rosso ha mandato avanti il suo ologramma, il suo clone virtuale,
incaricato di spiegare che «per Pitti volevamo fare qualcosa fuori di testa, rivoluzionario, come siamo noi». «È la prima volta che in passerella si mischiano tecnologia e realtà – ha poi spiegato l’imprenditore in carne e ossa – ed è un grande cambiamento per il mondo dei catwalks: ora possiamo portare in sfilata cose fuori di testa, non ci sarà più limite a nulla e Diesel – ha sottolineato ancora – è la prima azienda al mondo a farlo, nello stesso spirito rivoluzionario con cui ho guidato
l’azienda». Anche se Alexander Mc Queen, a Parigi, aveva già mandato in passerella un ologramma di Kate Moss, subito dopo che la modella era stata sorpresa a sniffare cocaina, è la prima volta che una tecnologia del genere viene usata sia in movimento sia su una grande superficie come quella di una passerella dove, a 55 uscite reali, se ne sovrappongono 15 virtuali. «Non abbiamo brevettato questa tecnologia, ma è la prima volta che viene applicata in questo modo» ha detto Rosso,
aggiungendo che la stessa, innovativa, soluzione, potrebbe essere adottata anche per le vetrine del marchio.