Milano in questi giorni per me è pericolosissima: ci sono molti negozi di abbigliamento ancora aperti e nelle vetrine vengono pubblicizzati grandi sconti. Perdipiù sono deliziosamente vuoti all’interno. Io non amo le folle e gli sgomintamenti, quindi in questo periodo sono super invogliata a entrare nei negozi. Oggi ho comprato due paia di jeans da Gas: un paio li avevo visti in vetrina, gli altri me li ha consigliati un abile commesso. Sarebbero perfetti, pronti da indossare, della pesantezza giusta per le temperature calde di questi giorni. Ma sono lunghi, ahimè. Non sono una stangona, ma neppure una gnoma: sono alta 1,68 e porto la 40-42. Eppurre è rarissimo che trovi un jeans della lunghezza giusta. E’ sempre stato così. Per anni ho vissuto questa cosa malissimo: certo, si può fare l’orlo, ma non è MAI come quello originale. Ho il fastidio fisico per gli orli non originali. Due anni fa la svolta: in corso di Porta Ticinese c’è un negozietto che si chiama "Te le 6 rotto" che aggiusta, allarga, stringe, accorcia ecc. i jeans. (credo abbia anche una seconda "sede", in via Orti, sempre a Milano). E fa gli orli originali! Un po’ assurdo, lo ammetto: accorcia il jeans e poi ci cuce sopra l’orlo originale. Un occhio attento, guardando molto da vicino, si accorge del barbatrucco, ma da distanza normale sembra proprio lui, l’orlo originale. Il servizio costa 12 euro. che non sono pochissimi, ma secondo me sono ben spesi. A Milano ci sono altri negozi che offrono servizi simili e sono sempre pieni di lavoro.
E allora mi chiedo: ma perché questo spreco di tessuto? non sarebbe più conveniente farli un po’ più corti, in particolare per mercati come quelli mediterranei, dove l’altezza media è inferiore a quella di altri paesi? boh.