1. GATTINO (per leah)
Ogni cosa al mondo
è stata fatta perché ci giocassi:
grilli, scendiletti, pois
ombre, "gatti" di polvere e la mia stessa coda.
Vi sono così tanti angoli, porte semiaperte,
e lati inferiori di cose da guardare,
talmente tanti luoghi dove andare, che divento matto
se non riesco a essere in ognuno allo stesso tempo.
Poi mi ritrovo stanco.
2. GATTO (per camilla)
I topi sono stati inventati per me. Li osservo
furtivo, quando loro non sanno.
Poi faccio un balzo.
Preferisco la notte al giorno.
Nessuno può vedere così bene di notte
o muoversi silenziooso
quanto me. A volte faccio cadere gli uccelli,
stupidamente addormentati sui rami,
li faccio cadere per terra, dove gli spezzo il collo
con le mie mandibole. Poi gioco con loro mentre stanno morendo,
dando loro colpetti con le zampe
come se fossi ancora un gattino.
A volte le notti sono luminose
e io divento folle di solitudine
urlo alla luna e ascolto,
e poi vado dove mi giunge una risposta.
3. VECCHIO GATTO (per boris)
Niente è mai stato fatto per me,
no, nemmeno il caminetto,
perché a volte ho freddo e non c’è fuoco,
e altre volte non mi è permesso stare lì.
Le ombre mi annoiano, e se sono un mistero
di un ben misero mistero si tratta. I miei bis-bis-bisnipoti
mi giocano stupidamente attorno, ma ormai so
che i lati inferiori delle cose sono solo inferiori,
e che dietro una porta semiaperta
c’è un’altra stanza come questa.
Mi piace star seduto con gli occhi semichiusi,
perché ho già visto tutto
e i miei ricordi sono più interessanti.
Sono in pace con tutto.
Persino i topi possono quasi toccarmi,
sapendo che ho dimenticato la vecchia guerra.
Solo i miei bis-bis-bisnipoti
a volte mi infastidiscono, tirandomi la coda,
slittandomi e scivolandomi addosso.
Dò loro una bella scuffia sulle orecchie,
e riprendo da dove avevo smesso di pensare.
Sono in pace con tutto.