Non ho la patente, abito a Milano e vado al lavoro in bici. ma chi e’ costretto a entrare o uscire dalla citta’ alla mattina e alla sera racconta di code interminabili sulle tangenziali. eppure ai milanesi pendolari che erano in macchina con me oggi a Mosca il traffico della capitale russa ha fatto rimpiangere quello lombardo. in questa citta’ vivono circa 13 milioni di persone, i mezzi pubblici sembrano usciti da un museo (a loro modo affascinanti, naturalmente, ma evidentetemente obsoleti e inadatti a una metropoli) e non si vedono moto ne’ bici (anche perche’ fa un freddo pazzesco gia’ adesso!). il traffico e’ allucinante, in effetti. eppure soltanto ieri nessuno di noi l’aveva notato. le strade sembravano quasi sgombre. stranissimo. oggi abbiamo capito perche’: ieri lo zar Putin ha portato in giro per la citta’ il suo ospite Sarkozy ("guidando personalmente la sua macchina", ci ha spiegato la guida, impossibile capire se in tono beffardo o ammirato). providenzialmente, mentre lo zar girava per la citta’ il traffico era sparito. sarkozy tornera’ in patria raccontando che mosca ha risolto il probelma del traffico, al contrario di parigi. ma non so se potra’ spiegare come, ammesso che qualcuno abbocchi e glielo chieda. perche’ in realta’ non me lo spiego neppure io. o meglio: non capisco come putin sia riuscito, con pochi giorni di anticipo, a scoraggiare buona parte dei moscoviti a usare la macchina almeno per un giorno. a meno che non sia ancora il capo del kgb.
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