poi, cinque anni fa, ho scoperto gli stivali, altro mondo in cui non ero mai entrata, fatta eccezione per gli stivali da pioggia e per quelli da cavallo, che però praticamente non hanno tacco.
Da quando ho iniziato a mettere stivali, sempre sotto i jeans, ho iniziato a scoprire il tacco. all’inizio 4 centimetri mi sembravano un’enormità. mi sembrava di osare una cosa incredibile. maper andare in bici erano comodissimi.
poi sono passata a 5 centimetri e ho anche scoperto che i calzolai possono "alzare" i tacchi (anche se i più "seri" non lo fanno volentieri, perché alterano la forma ideata da chi ha disegnato e creato le scarpe e possono anche fare male ai piedi, soprattutto al collo dei piedi). settimana scorsa ho regalato due paia di stivali quasi senza tacco che non mettevo più. passettino per passettino siamo arrivati a 7,5 centimetri (nella foto qui a sinistra), "western boots" di anna sui, mitica stilista mezzo americana e mezzo cinese. sono uno dei miei ultimi acquisti, fatto su net-a-porter. li ho messi settimana scorsa per la prima volta volta e non riesco più a toglierli. perché i tacchi danno assuefazione, ora lo so. è bello sentirsi più alte.
a proposito di tacchi, stivali e soprattutto di scarpe vi consiglio comunque un libro di paola jacobbi, simpaticissima inviata di vanity fair. si chiama "voglio quelle scarpe" (sperling & kupfer).