Tra poco cambierò leggermente il nome di questo blog. continuerò a parlare di moda, ma in modo un po’ più "laterale". spero che questo mi faccia scrivere con ancora maggiore senso di libertà e forse anche con una maggiore spontaneità.
Quello di Prada è un esperimento affascinante perché questi cortometraggi (prodotti dalla Hi!, una casa di produzione milanese, che però ha coordinato un team di artisti, illustratori, animatori digitali soprattutto americani) non sono destinati a diventare spot per il piccolo o il grande schermo. vivono sul sito Prada e forse, chissà, potranno far nascere altri progetti, magari coninvolgendo i frequentatori del sito. Presentare lo spin off di Trembled Blossoms a Tokyo, dopo New York e Los Angeles, è stata una bellissima idea: primo perché i giapponese hanno una grandissima sensibilità per i fumetti e l’animazione.
Camminando per Tokyo, si è subito colpiti dalla quantità di persone (soprattutto uomini) che hanno sottobraccio un giornale a fumetti. E la mia guida, persona acutissima, mi ha speigato che l’opera sta conoscendo una seconda giovinezza e sta diventando molto popolare tra le generazioni più giovani, perché un manga di grande successo aveva come eroe un cantante lirico.
La seconda ragione che ha reso la presentazione sono i ciliegi: settimana scorsa erano in fiore, i blossoms non più "trembled" ma trasformati in piccoli fiori profumatissimi. uno spettacolo incredibile. anche se la sorpresa maggiore l’ho avuta dai giapponesi stessi: mi ha colpita più di tutto la cura con cui fanno ogni cosa. la passione per la qualità dei movimenti, per i più piccoli particolari di un puzzle anche molto complesso. Se in italia ho sempre più l’impressione che le cose vengano fatte con approssimazione e disamore, in giappone ho avuto la sensazione che le persone desiderino concentrarsi su ogni fase di un percorso, ancora prima che sul traguardo. è stata una boccata d’ossigeno mentale. ma ha reso ancora più duto il rientro in italia, paese sempre più "pressapochista", temo.