Molte tifose interiste – credo – erano innamorate di Josè Mourinho. Io non proprio: uomo affascinante, un quasi-bellissimo. E altamente comico. Uomo intelligente, anche, in modo animalesco, direi. Ma cupo. Quando era allenatore dell'Inter mi sono scoperta ipnotizzata, spesso, dalle sue uscite così spiazzanti e dal suo fantastico accento. Ma innamorata, no. C'era poi qualcosa di cupo nel suo viso, più che nella sua personalità. Leonardo è un'altra storia. Non dico che sono innamorata perché la parola mi incute timore, non voglio usarla a sproposito. Però inizio a sognarmelo di notte. Mi piace perché mi sembra solare, mi piacciono persino le sue gambe arcuate. Mi sono sempre piaciute le gambe leggermente arcuate, chissà perché. Ieri è arrivata la notizia che Leonardo continuerà a vestire Dolce&Gabbana, come faceva quando era al Milan. Mi sono anche arrivate due foto… è elegantissimo. Lo è anche Mourinho, per carità, che sempre ieri ha ritirato a Zurigo il suo pallone d'oro come allenatore. Josè vestiva Brioni, marchio abruzzese di lunghissima tradizione. E sulle scelte stilistiche di Leonardo, Mourinho e sul made in Italy che veste il calcio trovate un Backstage di Paola Bottelli a pagina 24 del Sole 24 Ore di domani.