Per me, PIU’ cani, gatti, animali in generale, parlanti o no, bendisposti o no, ci sono nelle pubblicità e nelle campagne di comunicazione in senso più ampio, di qualsiasi marchio e di qualsiasi settore, MEGLIO E’. E per contro mi disturbano un po’ quelle dove gli insetti – nobilissimi animali anche loro – vengono “distrutti” (uno dei miei molti traumi infantili minori, diciamo così, è la pubblicità “Raid li ammazza stecchiti”). In generale comunque in tutte queste pubblicità gli animali hanno un ruolo positivo, da protagonisti e alcune sono molto belle, sia per le immagini scelte sia per le idee che ci sono dietro (penso alla donna che si rotola come il suo gatto su un pavimento, gustando il piacere di muovere il corpo su una superficie dura, come da canoni del miglior stretching felino). Fatta questa premessa, so che i pubblicitari dicono che quando sono un po’ a corto di trovate, ricorrono a cani, gatti o magari bambini, anche quando non si tratta di promuovere prodotti per i rispettivi “pubblici” (è chiaro che i marchi di cibo per cani e gatti usano cani e gatti!).